Le peculiarità geologiche del Monte San Giorgio si lasciano ben spiegare attraverso una sequenza di illustrazioni, che consentono di comprendere l'evoluzione della Terra con i movimenti delle placche tettoniche, concentrandosi sull'epoca denominata Triassico Medio, 240 milioni circa di anni fa, quando si sono deposte le rocce che troviamo oggi sul monte. Rocce che hanno fornito i resti fossili di organismi di straordinario valore paleontologico e che sovente portano il nome di luoghi del Monte San Giorgio. Affascinanti le immagini di ricostruzione in vita di questi esemplari, come pure le fotografie degli scavi paleontologici e il lavoro in laboratorio degli studiosi.
Altre fotografie spiegano l'eccezionalità della varietà di rocce del Monte San Giorgio che ha fornito le pietre ornamentali estratte nelle cave di Arzo, Saltrio e Viggiù e mostrano il loro impiego in edifici civili e religiosi di tutta Europa.
Incredibili i documenti fotografici che testimoniano il lavoro minerario del secolo scorso nelle gallerie aperte sul monte per l'estrazione degli scisti bituminosi e la produzione del Saurolo nelle fabbriche di Meride e Besano.
Senza trascurare il tesoro naturalistico custodito dal Monte San Giorgio, che rispecchia la varietà di substrati geologici: varie tipologie di vegetazione, prati pingui e magri con una flora particolare – a volte unica – e una varietà notevole di funghi.